Io lo chiamo “sbalzo di umore” quella che può sembrare una poesia, parola che per me è troppo grande, quasi sacra, perché tende ad attingere le profondità del cuore umano e a restituirne il senso. A volte lo sbalzo punta ancora più in alto, verso l’alto.
Queste parole che ti invio mi son venute alla mente a partire da un disegno di Leonardo da Vinci, che rappresenta una ragazza con un bel panneggio di vesti e soprattutto con il braccio disteso e l’indice puntato verso l’indefinito, il commento diceva “verso il nulla”. E così mi si è presentata l’immagine dei bambini molto piccoli che non sanno ancora parlare, i quali, guardando la mamma o il papà o qualsiasi adulto, distendono il braccino e puntano l’indice verso… Ed ecco allora lo “sbalzo di umore”.
Bambino che mi sguardi,
la boccuccia ad aspirare
e chiami con la mano a vedere,
cosa vedi, gli occhi tuoi stupiti?
Non il nulla che non sai.
Forse un angelo fugace,
forse Iddio.
Gli occhi tuoi, soli in pace,
vedono l’ altra riva
del mondo che tace.
Saluti e auguri per la “Festa degli Angeli”.
Fr. Giancarlo Rosati ofm
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