Come è già consuetudine, da quando è nata “La Festa degli Angeli” 3 anni fa, anche ieri sera – venerdì 20 dicembre alle ore 21 – gli “amici della Festa” si sono ritrovati nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli per celebrare un’eucarestia per i bimbi che hanno terminato il loro percorso terreno e che hanno, come Francesco, compiuto il proprio transito verso le amorevoli braccia del Padre.
L’iniziativa rappresenta l’occasione, oltre che uno scambio di auguri, per pregare ancora una volta con loro e per loro per sentirli, come la nostra fede in Cristo Risorto ci permette di fare, vicini anche durante questo periodo natalizio.
Riportiano alcuni appunti dall’omelia di p. Fabio Nardelli che ha presieduto la celebrazione dinanzi alla Porziuncola:
L’Avvento è il tempo in cui il Signore vuole accrescere in noi il desiderio di Dio – che è il Dio della vita! – e la speranza. Speranza che, però, non è come spesso la intendiamo noi, quando sospirando diciamo “Speriamo …”, come a dire “Chissà …”. La speranza di noi cristiani, come insegna San Francesco, è Speranza certa, in un Dio che non si dimentica mai di noi, che non ci ha abbandonato nemmeno nei frangenti più dolorosi della nostra vita, come la perdita dei nostri cari.
“Levate il capo: la salvezza è vicina!”. È l’invito, tipico dell’Avvento, che ci viene rivolto in modo pressante soprattutto nella sofferenza, sulla quale non dobbiamo fissare il nostro sguardo, restando ripiegati su noi stessi e sul nostro dolore. Dio ci chiama oggi a volgere in alto il nostro sguardo, come chiamò Abramo ad uscire dalla tenda ed ammirare le stelle, promettendogli di renderlo padre di una moltitudine.
La Promessa. Il mistero del Natale è questo: “Gesù è il Dio-con-noi!” – come invitava a scandire Papa Francesco mercoledì scorso in piazza San Pietro.
Dell’Annunciazione, riceviamo stasera, in particolare, tre parole:
La prima è “Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio …”. Il numero 6 nella Bibbia indica sempre incompiutezza. Ecco che Dio ci visita anche nelle nostre incompiutezze, anche laddove, forse, siamo intenti a fuggire dal Suo amore.
Altra parola: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. Il motivo della nostra gioia è che Dio è con noi!
Infine, l’angelo dice a Maria, del nascituro: “lo chiamerai Gesù”. Yeshua: Dio salva. In nessun altro c’è salvezza, se non nel nome di Gesù!
E’ Natale. Dio irrompe nella nostra storia, con mitezza umiltà e dolcezza, ma anche con forza: potenza che salva.
Significativo ed emozionante è stato il momento in cui tutti i presenti alla celebrazione hanno donato alla Vergine Maria, all’ interno della Porziuncola, una rosa bianca con il nome del proprio Angelo, e, in conclusione, nel ricordo di questa bella serata prenatalizia, a tutte le famiglie è stata consegnata una mattonella raffigurante l’immagine di inizio articolo.
Buon Natale
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